LA PRIMA ATTRAZIONE È ENERGETICA

A noi piace pensare che da qualche parte, nell’Universo, ci sia la nostra metà perfetta… il problema è incontrarla! 😉

Potrebbe avere il carattere del nostro vicino di casa, della commessa del negozio in cui andiamo di solito, del postino! Però, se manca l’attrazione, non ci verrà mai voglia di approfondire la conoscenza con il vicino di casa, la commessa o il postino.

All’origine di ogni relazione affettiva c’è infatti l’ATTRAZIONE.

Essere attratti da qualcuno significa trovarlo simpatico, apprezzarlo, desiderarlo come collega di lavoro, amico, partner….

 L’ATTRAZIONE E’ UNA QUESTIONE “FISICA” 

Da chi sono attratta/o?

Perché quella persona  mi attrae?

Queste sono domande importanti da farsi perché quando si parla di “attrazione” si fa riferimento ad un fenomeno per cui qualcosa ha attratto, interessato, polarizzato la nostra attenzione.

L’attrazione infatti è un fenomeno naturale di origine fisica.

Tutto ciò che ha una forma irradia un campo elettromagnetico. Prima di parlare di affinità elettive, di sintonie, di modelli di attaccamento, si parla quindi di Fisica.

Ancora prima di provare interesse per il corpo di una persona, per il suo aspetto fisico, i suoi occhi, i capelli, le sue forme, ad attrarci è la sua energia.

Il campo elettromagnetico, infatti, è la prima informazione che mandiamo nello spazio e si combinano con gli altri campi magnetici.

Trattandosi quindi di cariche elettromagnetiche, alcune si attraggono, altre si respingono: ecco perché ci sono persone che, quando ci stiamo insieme, ci fanno sentire meglio mentre ce ne sono altre che quando le incrociamo ci svuotano (vampirismo psichico).

attrazioneQuindi, ancora prima dell’interesse fisico verso il corpo di una persona, c’è l’attrazione o la repulsione dei rispettivi campi elettromagnetici.

La prima selezione viene fatta dal nostro campo energetico.

Quando le reciproche energie e i reciproci campi elettromagnetici sono in sintonia, nella stessa frequenza o linea d’onda, “scatta qualcosa” e noi siamo portati ad aprirci con quella persona, come se la conoscessimo da sempre, come se parlare con lei fosse la cosa più naturale in assoluto.

La prima attrazione, quella energetica, favorisce quindi l’apertura sociale: si manifestano le emozioni, ci si comincia a confidare.

Inoltre l’attrazione condiziona l’obiettività di giudizio. Sappiamo bene, infatti, che quando una persona ci sta simpatica o antipatica, è difficilissimo essere “obiettivi” nel giudicare qualcosa. In questi casi avviene una distorsione percettiva della realtà perché quando qualcosa non ci piace attiviamo inconsciamente meccanismi di difesa che alterano la nostra percezione, mentre l’attrazione ci predispone alla disponibilità e accoglienza dei dati della realtà.

Quando siamo attratti da qualcuno è più facile dire di sì, e quindi dare il nostro consenso, piuttosto che chiuderci, e tendiamo ad imitare inconsciamente dei modi di fare, di dire o di pensare di quella persona, al fine di sentirci ancora più vicini a lei.

In qualche modo questo vibrare energicamente insieme, ci plasma.

Cosa ne pensi di ciò che hai letto?

Ci sono delle situazioni nella tua vita in cui hai ben presente di esserti ritrovata/o accanto a persone “elettromagneticamente” attrattive e altre invece, verso le quali avevi provato una sorta di repulsione? Lasciami un tuo commento!

DR.SSA ILARIA CADORIN
Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto

 

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