LAMENTARSI? Sì, MA PER 10 MINUTI

Chi si interessa di Psicologia e Comunicazione avrà sicuramente sentito parlare di quanto siano negativi, per la nostra mente e il nostro inconscio, gli stati in cui ci lamentiamo e lagniamo per le cose che non vanno.

Il lavoro. Il partner. Gli insegnanti dei nostri figli. I genitori. La società. La salute. Il meteo. Il terrorismo. L’IVA. La batteria della macchina. Per finire con il croissant al bar che era freddo o non aveva il ripieno di marmellata ai frutti di bosco raccolti a mano in cespugli incontaminati di un pianeta che non è la Terra.

Perché la LAMENTELA fa male?

Perchè la lamentela fa male?

Perché ripetendoci “tutto ciò che non va”, settiamo e programmiamo la nostra mente per rimanere focalizzata su tutto quel negativo, ed è davvero difficile poter sviluppare nuovi punti di vista e nuove prospettive, se l’ambiente mentale è così sporco e negativo!

Provate a pensare a quando rimanete per tanto tempo in un ambiente con un forte odore. Una volta usciti da quella stanza avrete la sensazione di percepire ancora l’odore che sentivate prima, anche se oggettivamente non c’è più!

La stessa cosa avviene nella nostra mente: quando la riempiamo di schifezze, di pensieri negativi, di convinzioni limitanti su di noi, sulla vita, sul mondo, sarà davvero molto difficile aspettarsi dal nulla di cominciare a vedere “noi, la vita, il mondo”, in una maniera nuova e diversa.

E quindi, BASTA LAMENTARSI! SMETTIAMOLA DI LAGNARCI!!

Mmmh…

Ok, mi sembra già di sentire uno di voi dirmi fra qualche giorno:

– “Ehm… Dr.ssa, c’ho provato a non lamentarmi. Ma quanto è difficile! Alla fine c’ho rinunciato perché mi sembrava un’impresa impossibile e sono tornato a fare le stesse identiche cose di prima“.

Rispetto agli uomini, tendenzialmente più chiusi, la difficoltà a porre uno STOP alla lamentela può essere percepita dalle donne che, in misura maggiore, sentono la necessità di sfogarsi, di svuotarsi dei pesi che accumulano, di “parlare, parlare, parlare”…

E avete ragione: non è così facile, né tanto meno immediato, cambiare un modo di pensare e di atteggiarsi, nell’arco dei 2 minuti della lettura di un articolo. E allora come fare?

Come imparare a smettere di lamentarsi

Ecco allora che vi rivelo uno stratagemma davvero utile per traghettarsi dalla dimensione della lamentela a quella dell’apertura al mondo, alle novità, ai cambiamenti, ad un modo di vivere con fiducia e propositività.

Si tratta di lamentarsi, sì, ma SOLO PER 10 MINUTI AL GIORNO!

Come si fa, nel concreto? Semplicemente così: immaginiamo che decidiate di dedicare quei 10 minuti di lamentela ad un momento serale. Questa può essere una giornata tipo:

  • Vostro figlio, mentre fa colazione, fa cadere la tazza di latte sporcando se stesso, il pavimento, la sedia e tutto ciò che lo circonda? Ascoltate i vostri pensieri di lamentale e STOPPATELI. Ditevi: “Non adesso, stasera!
  • Bucate la ruota della macchina e avevate un appuntamento importante? Mentre aspettate qualcuno che vi venga ad aiutare, ascoltate i vostri pensieri di lamentela e STOPPATELI. Ditevi: “Non adesso, stasera!”
  • A pranzo avete un contrattempo e non riuscite a terminare quel lavoro che vi eravate promesse di concludere proprio in quella pausa? Ascoltate i vostri pensieri di lamentale e STOPPATELI. Ditevi: “Non adesso, stasera!”
  • Il collega d’ufficio si dimentica di fare un lavoro dal quale poi sarebbe dipeso il vostro intervento, così si ritarda tutto? Ascoltate i vostri pensieri di lamentale e STOPPATELI. Ditevi: “Non adesso, stasera!”

Sì, vi ho fatto l’esempio di una giornata tipo un po’ sfigata. Ma non credete che sia tanto lontana dalla realtà percepita da molte persone.

Posso essere sembrata ripetitiva, ma il gioco consiste proprio nel:

  • POSTICIPARE la lamentela, a quel momento della giornata che avete programmato.
  • RIDURRE la lamentela ad un tempo di 10 minuti.

All’inizio questa strategia poteva sembrarvi paradossale ma, se ci pensate bene, la maggior parte di noi vive le proprie giornate lamentandosi, probabilmente sfiorando il 60-70% delle 24 ore.

Con questa strategia innanzitutto renderete fattibile, e non impossibile, quel “traghettamento” da un’abitudine (la lamentela) ad un’altra (l’apertura e propositività) e ridurrete drasticamente il tempo di permanenza e assuefazione della vostra mente nella lamentela, nel negativo.

Con il passare dei giorni vi renderete conto di quanto sia molto più scomodo, poco produttivo e soprattutto poco sano, stare anche solo quei “10 minuti” a lamentarvi, preferendo altre strade e modalità di pensiero e di azione.

Ecco allora che il tempo della lamentela si ridurrà ulteriormente dai 10 minuti al giorno ai 10 minuti alla settimana, probabilmente dal vostro psicologo 😉

Buon esercizio!

DR.SSA ILARIA CADORIN
Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto

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