Ovvero: come vivere e far vivere gli altri felici
Non ti curar di loro, ma guarda e passa.
Dante Alighieri, Divina Commedia
Come psicologa, potete ben immaginare che il mio lavoro mi porti inevitabilmente ad ascoltare un gran numero di persone, e ad “occuparmi”, con loro, di riflettere sul loro vivere.
Nel mio tempo libero, vale a dire nel momento in cui chiudo a chiave la porta dello studio, grazie alla psicoterapia e alla formazione personale, ho imparato a liberare la mente dalle singole tante situazioni, spesso molto complesse ed estremamente dolorose, per occuparmi delle mie, di cose, delle mie relazioni, delle mie situazioni, personali, familiari e mi riesce davvero molto difficile riconoscere ed accettare che il mondo sia pieno zeppo di persone che hanno tempo ed energie da dedicare per guardare, commentare, giudicare, la vita degli altri.
Come mai le persone amano chiacchierare sulla vita degli altri? Perché è così interessante quello che fanno gli altri, i problemi degli altri, le scelte degli altri?
Farsi gli affari degli altri: perchè
Partiamo dal presupposto che queste persone evidentemente, nella maggior parte dei casi, hanno pochissima consapevolezza di sé e della propria vita. Perché dico questo? Perché se avessero consapevolezza della loro vita, vi assicuro che non avrebbero proprio il tempo e lo spazio mentale per occuparsi degli affari altrui… abbiamo così tanto da fare nel nostro giardinetto che se avessimo tempo in più, ancora non ci basterebbe per risolvere e sistemare le nostre cose!
Allora qui scatta un’altra domanda: se diamo per scontato che nessuno di noi può essere e considerarsi “risolto” a tal punto da poter giudicare e correggere gli altri, perché questo viene fatto?
Ed ecco che entrano in campo due potentissimi meccanismi psicologici: la negazione e la proiezione.
Negazione di noi stessi
I meccanismi appena citati sono dinamiche che il nostro inconscio mette in atto per difendersi da contenuti ritenuti non accettabili. E cosa c’è di più difficile da accettare per la nostra mente? Lo sporco! Il nostro sporco, le cose che in noi non vanno, che facciamo fatica a digerire, anzi, che ancor prima di digerire, facciamo fatica a vedere. La nostra mente vorrebbe evitare a tutti i costi quello sporco. Vuole scappare. Non vederlo. NEGARLO. Ma l’inconscio non può semplicemente cancellare ciò che in noi non va, magari fosse sempre così facile!
Proiezione verso gli altri
Allora interviene la PROIEZIONE, ovvero lo spostamento di quello sporco sugli altri… così gli altri diventano criticabili, accusabili, giudicabili, in modo tale che il nostro inconscio abbia l’illusione di non aver a che fare con quello sporco ma che sia tutta “roba” degli altri….
Peccato però che alla fine queste persone non siano comunque felici.
Da un lato logorano l’anima a chi giudicano, dall’altro sono sempre sul piede di guerra, accanite, aggrappate ai giudizi, al parlare e pensare male degli altri. Che vita triste!
Quindi, se hai a che fare con persone che parlano e sparlano degli altri, tieni a mente queste parole chiave: negazione e proiezione. Fai un bel respiro, cerca di tapparti le orecchie, chiudi gli occhi… e passa oltre!
© DR.SSA ILARIA CADORIN
Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto