“Bisogna sempre essere prudenti con i libri e con ciò che contengono,
perché le parole hanno il potere di cambiarci“
Cassandra Clare
A metà luglio ho pubblicato il mio libro “TI BASTI TU. Guida per auto-rilassarsi con il Training Autogeno“, un manuale pratico sulla tecnica di rilassamento che ormai insegno da anni.
Da quando ho condiviso la pubblicazione sui vari social, come Facebook e Instagram, in moltissimi mi avete chiesto incuriositi cosa mi avesse fatto scegliere di scrivere un libro.
La mia risposta rilancia un’altra domanda, più generica: perché si scrive un libro?
Ciò a cui si pensa di primo acchito è “per lasciare un segno” e “per dire la propria” in merito a una questione specifica.
Ho chiesto anche a chi mi segue in Instagram, quali sono a loro avviso le possibili motivazioni e alcune, tra le decine e decine di risposte arrivate, sono state: per donare qualcosa di noi (ilgattononce), per conoscere meglio se stessi, per racchiudervi una parte di noi (valenassimentina), per dare voce all’anima, alla vocina che vuol venire fuori da te (Giusy), “perché qualcuno risponda” (Michele). C’è chi ha anche pensato che si scriva un libro perché si comprende meglio una certa realtà solo condividendola (Marco).
Un libro è pur sempre un lascito e non si fa solo per se stessi ma anche (e soprattutto, almeno nel mio caso), per aiutare gli altri.
Sicuramente queste sopra elencate sono valide motivazioni, anche per me. Nello specifico però, quello che ho voluto io con “TI BASTI TU” è stato poter dare un senso al mio lavoro svolto fino a questo momento e che ha visto centinaia di persone negli anni rivolgersi a me per i problemi più disparati e ottenere, grazie alla pratica del Training Autogeno, moltissimi risultati.
Tantissimi sono arrivati da me su consiglio del loro medico di base, o di un amico, un’amica stretti, a conoscenza del momento difficile che stavano vivendo. Altri invece hanno scoperto il Training Autogeno da soli, trovandolo fra le ricerche in internet delle strategie più efficaci per risolvere i loro problemi, che fossero psicosomatici (mal di testa, disturbi dell’apparato gastrointestinale, come il Morbo di Crohn o la gastrite, dolori muscolari, problemi alla pelle, insonnia, tic, ecc) oppure emotivi/psicologici (ansia e attacchi di panico, facile irritabilità, emotività esagerata, mancanza di entusiasmo, energie sottoterra, un periodo di confusione e sovraccarico mentale, ecc).
Per tutte queste persone, l’idea che ci fosse una tecnica facile, valida, ed efficace nella risoluzione dei loro problemi, era la spinta sufficiente per iniziare, motivati, l’apprendimento della disciplina.
E quante soddisfazioni sono arrivate in questi anni! Quanti risultati abbiamo ottenuto!
Così come è stato soddisfacente anche il ritrovare qualche paziente del passato che voleva una “rinfrescatina” del Training Autogeno, accantonato negli anni non per inefficacia ma al contrario perché lo stato di benessere, calma, energia e centratura, che aveva raggiunto nel periodo di esercizio, era così grande e così pervasivo in tutte le sfere della vita, che aveva abbandonato il rilassamento, tant’erano i benefici!
Se queste persone sono tornate da me per uno, due incontri, al fine di rispolverare la tecnica, è perché (questo non smetterò mai di ripeterlo), se c’è una cosa su cui noi possiamo lavorare sempre e costantemente siamo proprio noi stessi. Non dobbiamo dimenticarci di questo! Gli stimoli e gli input che ci arrivano dall’esterno, infatti, come i ritmi frenetici a cui siamo abituati, trascinati dalla nostra quotidianità, tra lavoro, casa, figli, e anche passioni personali – che sfortunatamente spesso finiscono per diventare esse stesse un peso – difficilmente sono gestibili o possibile oggetto di ridimensionamenti.
Possiamo però lavorare costantemente su di noi e sulla nostra capacità di far fronte alle varie situazioni che la vita ci presenta e, ancor più importante, per predisporci ad essa in un modo decisamente più accogliente, energico e positivo di quanto sperimenti la persona media.
Ritornando ai perché di questo manuale, un elemento importante è rintracciabile nella congruenza.
Quando io appresi questa tecnica di rilassamento ma, ancora prima, quando da autodidatta sperimentai la meditazione e l’ipnosi, (grazie a Mattia Lualdi), i benefici furono davvero tanti. In particolare modo, l’autoipnosi mi aiutava a recuperare le energie e ad avere la mente decisamente più libera, con la conseguenza immediata di una facilità negli apprendimenti e di un’amplificazione dei livelli di creatività… infatti quante idee e progetti sono nati proprio in quel periodo!
BRIOCHES VEGANE?
Questo tema sembra non c’entrare nulla ma non è così. Vi ho mai raccontato la storia di quel mio amico, vegano, che vendeva brioches non-vegane per un’azienda dolciaria? Senza entrare nel merito della sua scelta alimentare, appena seppi del suo nuovo lavoro rimasi basita e gli chiesi subito con che spinta avrebbe proposto, ai vari gestori dei bar, i prodotti di cui lui si faceva portatore.
“Che ci vuole Ila, è un lavoro! Mica le devo mangiare io queste brioche!”.
Volete sapere per quanto il mio amico ha retto come commerciale per quel prodotto non-vegano? Meno di due mesi. Ricordo nitidamente quando lessi il suo sms: “Non sopporto riconoscere che ‘me-lo-avevi-detto’, ma è proprio vero: non possiamo pensare di avere successo proponendo cose nelle quali non crediamo”.
Se io non credessi in ciò che vi presento, in questo caso nel Training Autogeno (ma vale anche in ambito clinico per quanto riguarda la psicoterapia), non riuscirei mai non solo a proporlo nel mio studio ma tanto meno a scriverci un libro mettendomi così tanto in discussione.
Se in primis io stessa non avessi e non continuassi a vivere il rilassamento come un momento prezioso nella mia giornata e nella mia vita, sarebbe difficile lavorare così tanto e con così tanta motivazione e fede per portarlo nelle vostre vite e nella vostra esperienza quotidiana.
Ecco il perché io ho scritto “TI BASTI TU. Guida per auto-rilassarsi con il Training Autogeno“.
Perché credo in ciò che faccio. Perché ho constato i risultati su di me e su centinaia di persone.
E, soprattutto, perché FA BENE… e noi abbiamo bisogno più che mai di cose che ci fanno stare bene!!
Buona lettura (e fammi sapere cosa ne pensi lasciandomi una tua recensione!).
P.S. Alla fine di queste riflessioni, forse è proprio grazie all’energia, alla concentrazione e alle idee sempre nuove che sperimento con il Training Autogeno, che mi è stato possibile scrivere questo libro.
© DR.SSA ILARIA CADORIN
Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto
www.ilariacadorin.com
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